La madre apre tutti i rubinetti, poi si rannicchia sul pavimento con la figlia, e così salva la vita a tutti.
Intorno al terribile incendio, che ha avvolto le Grenfell Tower a Londra, si sono incrociati i destini di molte persone. C’è chi non ha avuto scampo, come i nostri connazionali Gloria e Marco, e chi invece per caso o per fortuna, è riuscito a salvarsi da quella trappola di fuoco, che ha causato la morte di 30 persone e di altre vittime ancora disperse. Tra le testimonianze arrivate a noi di quella sera del 14 giugno, quella di questa donna sembra un vero è proprio miracolo.
Natasha Elcock, di 39 anni era a casa che dormiva con il partner e la figlia, quando si è accorta di quello che stava accadendo. Ha capito da subito che la situazione in cui si trovavano era pericolosa.
Ha allertato subito i vigili del fuoco che le hanno risposto di restare calmi e di non lasciare l’edificio. Dovevano seguire, quella che viene detta, la regola dello “stay put” (“rimani dove sei”). Così avevano fatto, lei, il suo compagno e la bambina erano rimasti nell’appartamento all’undicesimo piano.
Eppure questa regola per molti inquilini del grattacielo si è rivelata fatale, così però non è stato, per fortuna, per Natasha e la sua famiglia. La donna era disperata, ormai evacuare l’edificio era quasi impossibile, le fiamme avevano raggiunto gli spazi esterni del suo appartamento e non era più possibile scappare da quell’inferno.
Natasha ha cercato di mantenere la lucidità. E’ corsa ad aprire tutti i rubinetti della casa ed ha lasciato che l’acqua scorresse per tutto l’appartamento, in modo da rallentare l’entrata delle fiamme.
E’ andata con la piccola e il compagno nella stanza che pensava fosse più sicura, ha avvolto la bambina intorno ad un tappeto e tutti insieme hanno atteso che arrivassero i soccorsi. Per fortuna alle 3 del mattino i pompieri sono giunti nel loro appartamento e li hanno tratti in salvo. Avevano inalato moltissimi fumi tossici ed erano stremati, ma erano salvi. Probabilmente senza la lucidità di questa donna, anche la sua storia sarebbe finita diversamente.