Questa donna ha fatto quello che il 90% delle donne fanno e ha rischiato la vita
Ogni donna ama essere sempre curata e in ordine, in ogni parte del suo corpo.
COSA E’ SUCCESSO
Dana Sedgewick, come la maggior parte delle donne, ama prendersi cura di se stessa. Ma non si sarebbe mai aspettata, che la solita procedura, eseguita da quasi tutte le donne e da lei stessa fin da quando era una adolescente, potesse avere conseguenze così tragiche. La donna ha voluto condividere la sua raccapricciante storia, che le stava costando l’uso delle gambe, proprio per mettere in guardia, tutte le donne.
Come sempre e come aveva sempre fatto fin da quando era una adolescente, Dana, stava pulendo la zona del pube dai peli con un rasoio. Dopo pochi minuti, notò che la zona si era arrossata, ma non diede importanza a quell’arrossamento. Altre volte le era accaduto, ma applicando un pò di crema idratante, l’arrossamento poi era scomparso. La sera andò a dormire, ma la mattina, si risvegliò con un forte senso di nausea e con vertigini. Decise di rivolgersi al medico di famiglia che le prescrisse degli antibiotici, in quanto la zona dell’inguine era arrossata, quindi sospettava che la donna si fosse inavvertitamente procurata un taglietto che si era infettato.
Nessuno immaginava la gravità della cosa. Nonostante gli antibiotici Dana non si sentiva meglio, anzi addirittura dopo qualche giorno le sue gambe erano diventate tutte rosse e non le riusciva più a muovere. In quarantaquattro anni non le era mai capitata una cosa del genere. Fu trasportata immediatamente in ospedale, dove le diagnosticarono una fascite necrotizzante. La fascite necrotizzante è una grave infezione, violenta ed improvvisa, dei tessuti molli, di origine batterica. I sintomi principali, sono: arrossamento, debolezza, vertigini, edema, febbre lividi, vomito, sudorazione. Va curata immediatamente tramite antibiotici e nei casi gravi si deve ricorrere all’escissione chirurgica dei tessuti infetti. “Prima di andare in ospedale, le mie gambe erano coperte di carne nera e putrefatta. I chirurghi hanno combattuto 10 ore per salvarmi le gambe “, ha raccontato Dana. Anche se i medici rimossero una parte molto ampia della pelle, la donna sviluppò la sepsi. Aveva una probabilità del 30% di sopravvivenza. I reni della donna smisero di funzionare correttamente. L’unica soluzione era un coma farmacologico. Il suo cuore si fermò quattro volte.
Dana ha dovuto subire 21 operazioni, che erano l’unica via d’uscita per riparare il tessuto danneggiato. Sebbene la 44enne sopravvisse, i medici le dissero che avrebbe mai più potuto camminare. Grazie al sostegno della famiglia, la donna oggi si muove da sola con le stampelle. Ancor oggi, non riesce a credere che una piccola infezione a cui non aveva dato peso le ha procurato tanto dolore. Comunque, nonostante le numerose ferite e le cicatrici che segnano e segneranno per sempre le sue gambe, è grata alla vita, di essere ancora viva.